L’apparato riproduttivo femminile è suddiviso in diversi organi interni ed esterni. Gli organi interni sono: la vagina, l’utero, le salpingi (o tube di Falloppio) e le ovaie. All’esterno invece è situata la vulva, formata a sua volta da diversi componenti quali: le grandi labbra, le piccole labbra e il clitoride.
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Vediamo ora di esaminare nei dettagli i singoli organi:
L’apparato riproduttivo femminile
La vulva
La vulva racchiude tutte le componenti esterne dell’apparato riproduttivo femminile precedentemente elencate. Ha un’estensione che va dal pube all’ano e si divide in due parti principali:
- Le grandi labbra: facilmente visibili all’esterno.
- Le piccole labbra: composte di mucosa, ricoperte dalle grandi labbra e unite verso l’alto, formando il cappuccio del clitoride.
Il clitoride è un piccolo organo erettile che è considerato l’epicentro del piacere sessuale femminile.
È composto da un corpo e da un glande dotati di strutture cavernose, ed è circondato da piccole labbra che lo forniscono di un frenulo e di un prepuzio.
Se si considera complessivamente con ogni sua parte e, quindi, con radice, corpo e glande, il clitoride può arrivare in media a una lunghezza di 6 centimetri, 4 dei quali sono interni.
All’interno delle piccole labbra si trovano due orifizi: l’orifizio uretrale (connesso all’uretra) e quello vaginale (connesso alla vagina).
All’interno della vulva sono presenti delle ghiandole: le principali sono quelle di Skene e di Bartolini (queste ultime sono anche dette ghiandole vestibolari maggiori), ma sono inoltre presenti delle altre dette ghiandole vestibolari minori.
La vagina
La vagina è un organo cavo situato all’interno dell’apparato genitale femminile.
Ha una misura che varia tra gli 8 e i 12 centimetri di lunghezza, ed è ricoperto da un tessuto epiteliale il cui aspetto varia a seconda del ciclo mestruale e dell’età.
È collocata tra l’uretra e il retto.
Risalendo verso l’alto si trova la cervice uterina, la parte più bassa dell’utero. Mentre nella zona inferiore, verso l’esterno, si arriva alla vulva.
Le donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali hanno l’orifizio esterno della vagina parzialmente chiuso dalla presenza di una sottile membrana chiamata imene: questa viene lacerata, senza mai riformarsi, con il primo rapporto sessuale.
Anatomia dell’apparato riproduttivo femminile
L’interno della vagina è umido e ciò è dovuto alle secrezioni prodotte dalle pareti stesse della vagina e dal muco della cervice uterina.
Il grado di umidità è regolato dagli ormoni sessuali, che a loro volta variano a seconda dei fattori incidenti (pubertà, maturità, menopausa, gravidanza).
Grazie all’elasticità delle sue pareti interne, la vagina può raggiungere la dilatazione necessaria per partorire.
L’utero
L’utero è l’organo che accoglie l’ovulo fecondato e che ne consente lo sviluppo in tutte le fasi della gravidanza.
L’utero è collegato alle ovaie dalle salpingi, e alla vulva attraverso la cavità vaginale.
Anch’esso, come la vagina varia di dimensioni, sviluppandosi nel corso degli anni, ed è soggetto a cambiamenti dovuti a vari fattori influenzanti (pubertà, maturità, menopausa, gravidanza).
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L’utero ha una struttura cuneiforme rivolta verso il basso. Le donne che non hanno mai avuto una gravidanza presentano un utero con una lunghezza molto inferiore rispetto alle donne che hanno diversi molti figli.
Possiamo suddividere l’utero in due parti:
- Una parte più larga, detta anche corpo uterino, che va a espandersi verso l’alto collegandosi con le salpingi.
- Una parte più stretta, detta collo dell’utero o cervice uterina, che si estende verso il basso e di conseguenza verso la vagina.
La principali cause di infertilità femminile che riguardano l’utero sono rappresentate dai fibromi uterini e dall’endometriosi.
Le salpingi (o tube di Falloppio)
Le salpingi (dette anche tube uterine, tube di Falloppio, trombe di Falloppio o ovidotti) sono due condotti che mettono in comunicazione ciascuna delle due ovaie con l’utero. Costituiscono il luogo dove avviene fecondazione, praticamente il punto in cui lo spermatozoo incontra l’ovaia.
Le tube di Falloppio sono in genere lunghe dai 12 ai 18 centimetri e hanno uno spessore di massimo 3 millimetri. Insieme alle ovaie costituiscono gli annessi uterini.
Sezione di tuba di Falloppio al microscopio
Le tube di Falloppio sono formate da vari componenti:
- L’infundibolo: la prima porzione (quella più vicina alle ovaie) che ha una forma ad imbuto e termina con un padiglione dotato di frange che permettono il passaggio dell’ovulo verso il resto della tuba.
- L’ampolla: lunga circa 7-8 centimetri, che sarebbe la parte più lunga e tortuosa delle salpingi e che, per mezzo di contrazioni, deve permettere il passaggio degli spermatozoi.
- L’istmo: la parte più rettilinea delle tube, lunga circa 3-4 centimetri.
- La parte uterina delle salpingi: si tratta della parte finale, dove le salpingi incontrano l’utero.
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare nell’articolo Infertilità femminile cause e sintomi, l’ostruzione delle tube di Falloppio è un’importante causa “meccanica” di infertilità femminile e, all’interno di Gravidanza Miracolosa, la dott.ssa Lisa Olson ne parla in modo particolarmente esteso.
Le ovaie
Le ovaie (dette anche gonadi femminili) sono due ghiandole a forma di mandorla posizionate ciascuna ai due lati dell’utero, a cui sono collegate tramite le salpingi. In una donna adulta sono in genere lunghe 4 cm, larghe 2 cm e spesse 1 cm.
Raffigurazione dell’ovaia umana.
Le ovaie variano di dimensione nel corso della vita: in genere tendono ad essere più piccole nelle bambine e nelle donne anziane, mentre hanno dimensioni superiori nelle donne fertili o che hanno avuto molti parti. Le ovaie presentano due poli:
- Un polo superiore (detto tubarico), unito direttamente alla tuba uterina.
- Uno polo inferiore (detto uterino), unito all’utero.
Le ovaie sono formate da due strati: uno strato interno, ricco di vasi sanguigni e ricoperto da un tessuto connettivo denso, entrambe componenti utili al nutrimento dell’organo; uno strato esterno che occupa circa due terzi di tutta la ghiandola e contiene tutti i follicoli ovarici ai vari stadi di maturazione.
Le ovaie svolgono un duplice ruolo: producono gli ovuli e secernono anche gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e androgeni) che regolano tutte le fasi della fertilità femminile.
La sindrome dell’ovaio policistico (conosciuta anche con la sigla “PCOS”) è un problema delle ovaie che rappresenta una causa di infertilità femminile estremamente frequente.